Ma il Taiji è rilassante?

Parto da questa domanda fattami da una mia cara allieva dopo un anno di pratica.

Ci pensai molto, in effetti io non mi ero posto la domanda quando iniziai.

Per me era solo pratica e voglia di conoscere l’arte marziale cinese ma ormai il più delle persone arriva in palestra per un problema fisico, inviati da un medico o fisioterapista. 

I più confusi arrivano perché hanno visto il Taiji in un volantino o in un servizio in TV e lo paragonano alla Yoga o al Pilates, cercando qualcosa di meno impegnativo che stare immobili per minuti, o sdraiati di schiena…

Ma dopo poche lezioni: “mi sento un incapace, non riesco a distinguere la sinistra dalla destra, ho male alle ginocchia, troppi dettagli... Immagino che l'arte del Taiji fosse pensata per qualcun altro... qualcuno fatto diversamente da me stesso. " 

Cerchiamo di far chiarezza

Le forme di Taiji sono comprese tra circa 8-10 e 85-108 posture. Ognuna di esse composte da circa due o cinque movimenti… Contengono calci, alcune salti, uso delle armi, lavoro in coppia, applicazioni marziali, ecc.

Inizia il primo problema:

Semplice? Il Taiji non è semplice. Assolutamente no... per niente.

Il Taiji è piuttosto complicato.

Anche se il ritmo dettato in classe può essere lento e adattato alle condizioni dei praticanti, i movimenti rimangono complessi, a volte misteriosi. Anche se gli insegnanti destrutturano le fasi in modo da aumentare la comprensione, il gioco non è mai semplice.

Altro problema: la postura. 

Stare in piedi un’ora è difficile! O per lo meno lo è diventato in una società come la nostra sempre ormai seduta, al PC, al lavoro, in auto… Ecco che emergono dolori lombari, cervicali, alle ginocchia, ecc.

“Eppure ero venuto per star meglio!!! “

Il Taiji è fisicamente complesso

Struttura, propriocezione, equilibrio e flessibilità sono necessari per eseguirlo al meglio.

Terzo problema: la memoria. 

Alcuni allievi dopo poche lezioni sono convinti di avere un problema cerebrale! “Non mi ricordo le forme, la sequenza, se ci penso mi agito ancora di più, ero venuto per calmare l’ansia ma adesso ne ho ancora di più!!!” Possiamo fermarci e imparare solo la 24?

Mettiamoci il controllo del respiro e degli stati emotivi interni….

 

Ma insomma, in Cina lo fanno solo i vecchi!!!

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Allora quale è il problema?

Il problema è nelle aspettative iniziali,

il confondere il fatto che l’apprendimento sia rilassamento.

 

Non si considera che nessuno è riuscito a capirci qualcosa la prima lezione, o il primo mese forse dopo un anno qualche barlume. 

Gli insegnanti sono lì da almeno 15 anni!!! Ogni giorno.

Il Taiji è complicato e difficile!

Il primo ostacolo che affrontiamo non è quello di memorizzare o eseguire il Taiji ...

È di superare le nostre idee sbagliate sul rilassamento!

In poche parole, non è né un requisito, né un'aspettativa adeguata per le prime fasi della nostra pratica.

 

Chris Marshall elenca quali sono i requisiti per l'apprendimento di questa forma d'arte:

  •  Equilibrio, forza, flessibilità? Non ti servono.
  • Coordinazione? Talento? Non necessario.
  • Attitudine positiva? Portalo se ce l'hai, certo. Ma questo non è nemmeno un requisito.

 

Tutto ciò di cui hai veramente bisogno è la 

PERSEVERANZA

Tutto il resto può essere appreso 

 

L'arte del Taiji richiede abilità fisiche e psicologiche che all'inizio della pratica potremmo non avere.

Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo cambiare noi stessi. Il cambiamento profondo e significativo è un'esperienza stressante.

Ma siamo abituati alle sfide no? La vita ci riempie di sfide 

e stavolta il guadagno supera di gran lunga le difficoltà iniziali


Andrea Zanconato